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Caribou Coffee: ...incontrando Gale


4 Marzo 2007


di: Stacey
Fonte: stacey-in-ma
Tradotto da: Francesca
Redatto da: Marcy

Ho incontrato Gale assolutamente per caso. E’ successo lo scorso anno; non ho mai condiviso così pubblicamente questa storia finora, ma di recente ho iniziato a ripensarci spesso. Ho raccontato questa storia privatamente solo a qualcuno, ma ora mi è sembrato un buon momento per condividerla con tutti voi.

Ho incontrato Gale lo scorso anno quando ero a Minneapolis per vedere Randy in “The Glass Menagerie”. Lo avevo anche visto la sera prima a teatro a vedere la performance del Sabato. Non vi dico che sorpresa!!! Non me lo sarei aspettata nemmeno in un milione di anni! La Domenica mattina sono andata al Caribou Coffee che era solo ad un isolato dal mio hotel.

Mi sono presa un caffè e mi sono seduta ad un tavolo situato in un angolo sul retro ma con una buona visuale sulla porta d’ingresso (sono imbarazzata ma ammetto che speravo disperatamente e pateticamente che potesse entrare Randy visto che non era ancora mai uscito dalla porta del palcoscenico). Me ne stavo seduta con il mio caffé ed il mio muffin e sfogliavo un libro guida che avevo comprato sul Berkshire, dove fanno il Berkshire Theatre Festival (sì me lo ero programmato!). Dopo 45 minuti che ero lì chi ti vedo entrare? Gale. Ha osservato tutta la sala, credo volesse studiare la situazione. Io lo stavo guardando fisso e perciò i nostri occhi si sono incrociati. Ha ordinato un caffè, dell’acqua ed un bagel e mentre li aspettava ha preso dei fogli di giornale che stavano su un tavolino. Ha poi preso tutta la sua roba e si è seduto ad un tavolo vicino alla porta d’ingresso. Però voleva il suo bagel tostato e siccome la macchina per tostare era situata sul retro, dove ero io, si è avvicinato a me. Io stavo seduta lì bevendo il mio caffè (ero alla seconda tazza ormai) e mi sono detta che in NESSUN caso potevo farmi sfuggire questa opportunità; perciò mi sono alzata per prendere un “metà e metà”, che era proprio vicino alla macchina per tostare, per il mio caffè, e ho detto a Gale “Allora, cosa ne hai pensato della commedia ieri sera?”. Gale si è piegato molto vicino a me, mi ha guardato intensamente e ha detto “Huh?”. Io ho specificato “La commedia di Randy, cosa ne hai pensato?”. Lui mi ha solo guardato per un momento poi l’ho visto rilassarsi visibilmente (è stato piuttosto affascinante guardarlo rilassarsi visibilmente… lol) e mi ha detto “E’ stata piuttosto bella”. Io gli ho detto “Sì, anche il matineé è stato MOLTO bello” e lui ha detto “Oh davvero?”; credo che a questo punto avesse capito che non ero una pazza e perciò non gli dispiaceva fermarsi a parlare con me! In realtà è stato molto paziente e gentile con me. Gli ho detto “Sì è stata molto bella. Avevo visto la preview in Gennaio e la performance matineé di ieri è stata grande, è andato tutto liscio. Ma anche la performance di ieri sera è andata molto bene.” E poi lui ha detto qualcosa tipo “Già” e io gli ho detto “Mi dispiace di non averti potuto venire a vedere a New York (mi riferivo a SLS che lui aveva concluso a Gennaio)" e lui ha detto, usando la voce più tenera del mondo, “Ah, è tutto okay.” E poi mi sono andata di nuovo a sedere. Lui parla con una voce DAVVERO bassa ed è divertente perché lui è così alto ed io non supero il metro e sessanta e anch’io cercavo di parlare a bassa voce così da non attirare attenzione e perciò lui era molto chinato verso di me. E poi lui è COSI’ intenso. Ti guarda negli occhi e focalizza tutta la sua attenzione su di te, come se ciò che gli stai dicendo fosse la cosa più importante al mondo. In circostanze diverse mi sarei sentita molto più intimidita.

Dunque, dopo aver parlato con Gale, mi sono andata di nuovo a sedere. Stavo tremando da morire! Comunque me ne sono tornata al mio libro e ho guardato Gale fare colazione e leggere il giornale. Dopo un po’ ho realizzato di non aver ringraziato Gale di aver reso il mio viaggio memorabile, perché Randy posso vederlo a Stockbridge ma dovrei essere davvero molto fortunata per poter avere la possibilità di vedere Gale ancora. Ho continuato a guardarlo e lui ha finito la sua colazione e ha smesso di leggere e si è voltato a guardare fuori dalla vetrina, pensando a cose sue (o magari pensava “Spero che quella tipa non venga di nuovo qui a rompere!” Lol). Alla fine ho preso coraggio, mi sono avvicinata a lui e gli ho detto “Grazie per aver reso bello il mio viaggio. E’ da Giovedì che cerco di vedere Randy per farmi firmare i biglietti ma lui non è ancora mai uscito.” (Ma posso essere più scema secondo voi?). Gale mi ha guardato con quei suoi occhi intensi e, siccome era seduto ad uno di quei tavoli da bar alti, in pratica eravamo faccia a faccia. E probabilmente pensava “Vorrei che mi lasciasse in pace,” ma mi ha detto solo “Oh, okay” (in realtà le parole esatte non me le ricordo) e mi ha sorriso (anche se penso fosse un sorrisetto furbo dei suoi) ed io l’ho ringraziato e l’ho lasciato solo. Lui è rimasto ancora un po’ e poi siamo andati via più o meno nello stesso momento. L’ultima immagine che ho è quella di Gale che cammina sulla strada verso Nicolette Mall girandosi la sciarpa intorno al collo…

Per coloro che volessero una immagine chiara di come era quel giorno, quando l’ho visto erano passati solo pochi giorni dal Film Festival di Berlino perciò il suo aspetto era più o meno lo stesso. Infatti, indossava lo stesso cappello, cappotto e aveva la stessa barba. Aveva parecchi strati di vestiti addosso: una T-shirt verde oliva sotto una camicia khaki, una maglia blu a maniche lunghe e jeans (credo Levi’s). Aveva degli stivali marroni da scalata, del tipo che arriva solo fino alla caviglia.




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