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Theatre/Theater L.A.: Orpheus Descending


30 Gennaio 2010

di: KiraTrinity
Fonte: KiraTrinity
Tradotto da: Robin
Redatto da: Marcy

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Suppongo di essere una delle fortunate, così condividerò le mie esperienze meglio che posso. Ho continuato a pensare per tutto il tempo che ero lì a quanto mi piacerebbe avere sulle persone lo stesso effetto di cui Gale e le altre stelle dello spettacolo sono capaci. Beh, dal momento che ho la vostra attenzione posso almeno darvi un pezzettino di felicità.

L’opera in sé è stata fantastica, l’ho vista due volte – sabato 30 gennaio e poi la recita mattutina di domenica. Sono andata a far visita anche a Denise, da fan di Star Trek che sono – e ho avuto modo di incontrare brevemente Gates McFadden (- è un’altra famosissima attrice americana, tra l’altro figurante nel cast di Star Trek, ndt -), che era tra il pubblico! Sembra che la fortuna fosse seriamente dalla mia parte. Confrontando le due esibizioni, devo dire che Gale ha fatto tutto da solo. Sabato erano tutti belli carichi, e l’energia scorreva a fiumi. Comunque la domenica ha avuto meno successo, e così come ho amato la performance di Denise di sabato, allo stesso modo è inciampata (letteralmente) da sola più di una volta. Ma non giudico, sono stata anch’io lì sopra, so come possa succedere. Però, accidenti e se Gale ha salvato il lavoro lasciato a metà. Denise ha persino tirato giù la tenda sul lato sinistro del palco, accidentalmente, e durante quel momento, quando Gale doveva essere lì dietro ed invisibile agli spettatori, si era appena seduto e l’ho osservato apposta, mentre sentiva passivamente le emozioni degli attori sul palco. Non abbandona mai il suo personaggio, neanche una volta. E’ totalmente immerso nell’essere Val, sia che resti in piedi nell’angolo o perfettamente in vista. Alcuni attori hanno incasinato le loro battute e lui ha rimediato. Ho notato anche i colpi di luce nei suoi capelli, ma credo che si sarebbe potuto anche trattare di un prodotto lucidante per capelli più l’illuminazione. Il suo canto porta il vostro cuore fino alle stelle, ha un vibrato gentile davvero speciale da ascoltare.

Sabato sera caso vuole ci fosse un dibattito con una classe di recitazione, e sono stata felice di essere ritornata, mentre all’inizio stavo giusto per ritornare a casa. Gale era seduto a pochi posti di distanza da me e io ho lanciato mentalmente *urletti* per tutto il tempo. Lui e Denise hanno parlato molto della rappresentazione, e lui ha parlato di avere la libertà di creare la propria personale interpretazione. Ha anche parlato del tema di “Dio”, in quanto fosse assente l’idea di “buono” o “cattivo” nel contesto dell’opera – così quando Vee parla di Dio si sta riferendo ad uno stato alterato o più alto di coscienza. Vorrei ricordarmi esattamente cosa abbia detto, ma questo era più o meno il succo. Tutti sono poi usciti dal teatro verso mezzanotte così non sono riuscita a dirgli nulla quella sera, sebbene abbia ringraziato Denise e lei è stata molto amichevole e disponibile.

Non avevo pianificato di andare di domenica, ma non ho potuto farne a meno quando casualmente ero in macchina nei pressi del teatro giusto in tempo per la rappresentazione. Dopo ho aspettato con altre spettatrici (se voi ragazze state leggendo queste parole – mi piacerebbe ricevere le vostre foto!), e non appena lui è uscito gli sono andata incontro. Avevo già incontrato due stelle dello spettacolo quel fine settimana così non mi ero prefigurata nessun vero problema nel parlare con lui.

Cavoli, mi sbagliavo. Il mio cervello si è completamente spento in quel momento e mi sono ritrovata a fissarlo e a dire “Uuuh” invece di parlare. E’ stato davvero cordiale ed attraente. Gli ho detto che sono stata influenzata tantissimo dal suo lavoro.

Ho visto la recita anche la sera scorsa”, ho detto.

Oh, davvero – oggi è andata meglio, vero?”

Ho fatto una pausa, “Beh, è stato diverso”.

Ha riso.

Come ti chiami?”

Uhhh…Kira”, ho farfugliato.

Ha ripetuto il mio nome e stretto la mia mano con un sorriso. “Sei un’attrice?”, credo che loro se lo aspettino da tante persone, essendo di Los Angeles e chissà cosa.

Ho detto qualcosa che suonava come “sono un mare di cose, ma sto pensando di voler entrare nel mondo della recitazione”. La mia memoria è alquanto appannata sulle parole esatte che mi sono uscite di bocca. Poi ho inspirato e gli ho chiesto come ha fatto ad entrare nel giro ad una certa età, e come ha cominciato la propria carriera.

Mi ha detto di aver avuto l’opportunità di lavorare con un insegnante per 3 anni, e che se io trovassi qualcosa del genere lui mi raccomanderebbe di provare.

Poi uno dei suoi amici si è avvicinato, e Gale ha esclamato “Ehiii!” e gli ha dato un grosso abbraccio. Hanno parlato per qualche minuto e poi si è girato e mi ha visto, ricordandosi che eravamo nel bel mezzo di una conversazione e ha detto: “Ecco, questo è quello che farei io.”

Ho risposto “Ok, lo farò – sono troppo nervosa per ricordare cos’altro volevo chiederti quindi, grazie”. Sono uscita dal teatro.

Le altre ragazze gli hanno parlato successivamente, sarei dovuta rimanere ad ascoltare ma il mio cuore stava battendo così forte che non riuscivo a pensare. Non avevo idea che i miei ormoni si scatenassero così tanto da farmi perdere la capacità di pensare lucidamente. Per tutto il tempo ho pensato “Oh mio Dio, sto davvero parlando con lui – Non lo sto soltanto immaginando”. Credo che se non avessi saputo chi fosse avrei lasciato un’impressione migliore, perché sarei stata semplicemente me stessa.

Ho parlato con Francesca all’esterno, e lei era così curiosa di sapere del perché così tante donne erano pazze di lui. Ho replicato, “hai VISTO quel telefilm??”. Lei ha risposto di no, e ha detto, “Ma non interpreta un gay nello show?”. Ho riso – “Esattamente!”. Sembrava confusa. Ho detto (in pratica parafrasando Gale da un’intervista) “Sai quanto piaccia agli uomini vedere due donne insieme? Beh, alle donne piace vedere due uomini insieme.” Ha spalancato gli occhi e ha gridato “Oh mio Dio, grazie per avermi aperto gli occhi! Adesso ho capito!”. Lei è molto più grande di noi, e la sua generazione non ha le stesse fissazioni che abbiamo ora. Ma è stata una conversazione molto carina con un gruppo di donne che lanciavano urletti da fan sui loro desideri segreti.

Sono ritornata nel teatro e ho chiesto a Gale se potevo fare una foto con lui, e lui ha detto “Certo!”. Sfortunatamente c’è voluto più del previsto e sebbene lui fosse felice all’inizio ho potuto notare che si è lievemente spazientito al secondo scatto. Poi ho fatto qualcosa di stupido e gli ho chiesto: “quello che volevo chiederti davvero è…Vai di fretta? Devi andartene?”

Piuttosto frustrato, mi ha risposto: “Beh, in effetti devo andare, cosa c’è?”

Mi sono fermata, ho esaminato velocemente le mie opzioni, e ho deciso che visto che stavo già parlando, sarei andata fino in fondo.

Sono qualcuno che vaga da una forma d’arte all’altra, senza mai sentirsi soddisfatta (beh, è quello che avrei voluto dire, ma quello che è uscito fuori è un miscuglio di parole e di idee)”. Alla fine ho tirato fuori la frase:” Come hai scoperto che questo è quello che volevi fare?”

Uhh, per sbaglio”, ha detto. “Sono stato uno stampatore per molto tempo ma poi ho dovuto vendere la mia attrezzatura perché non potevo più permettermela”. Dopo mi sono fermata ad ascoltare ancora una volta a causa dei miei stupidi ormoni che risuonavano nelle orecchie, ma lui ha trovato il tempo di dire “Quindi continuacosì”. E quella frase era sincera, così mi ha fatto sentire a posto per averglielo chiesto.

Mi sono diretta verso il fondo della sala e gli ho detto, “Beh, buona fortuna per te – Intendo dire, a te

E per te”, ha detto.

Sono uscita e mi sono lamentata con Francesca di che figura da idiota avessi fatto. Davvero non è stato poi tanto male, ho avuto solo la sensazione di essere probabilmente la bilionesima persona ad avergli fatto delle domande a cui lui non voleva rispondere. Volevo davvero soltanto ravvivare la conversazione, ma poiché non ero naturale e poi tutta nervosa, non ha funzionato molto bene.

Ho parlato con Claudia per un minuto e le ho detto che nel teatro ho avvertito un legame con una profondità di vita più grande, che è così difficile da trovare in strada. Lei era così entusiasta e grata di sentirlo, e le ho dato un abbraccio.

Sai, è proprio quello che speriamo di fare, commuovere le persone”, ha detto, E’ stata incredibilmente dolce. E vedete, dal momento che non la conoscevo sono stata in grado di dirle tutto quello che volevo. Tutto quello che volevo chiedere a Gale in realtà è emerso con lei.

Gale è uscito e ha parlato con Francesca per un minuto, mentre io stavo ancora parlando con Claudia, e poi ha detto che andava a prendere il suo furgone.

Ha camminato lungo la strada portando la chitarra, si è girato e ha salutato ogni persona del cast e mi ha dato un’occhiata prima di svoltare e sparire dietro l’angolo.

***

In retrospettiva, non penso di aver fatto nulla di così sbagliato – mi sono di sicuro abbattuta per quanto goffa io sia stata dopo. Ma credo che lui sia davvero un ragazzo molto dolce che ama il suo mestiere e che non è tanto eccitato da milioni di donne che vorrebbero saltargli addosso. E’ un pazzo mondo lì fuori, ad Hollywood, e fin troppo ultra-patinato, così le persone che si imbattono in queste cose sono piene di emozioni incontrollate che puoi leggere negli occhi – come me. E’ stata un’importante esperienza per me, la prima volta che ho incontrato una persona che ammiro tantissimo per il suo lavoro. Andrò a vedere la commedia di Sharon Gless domani a San Francisco, e conto di continuare a seguire Gale e vederlo di nuovo in qualsiasi periodo capiterà che lui possa recitare. Non così spesso, ma questo fatto mi darà un’occasione in realtà di fare pratica su cosa dirò – e probabilmente anche per studiare recitazione così da avere qualcosa in comune di cui parlare. Sì, ho ovviamente una cotta per lui, ma è più di questo – mi piacerebbe piuttosto lavorare con lui che fantasticare su una relazione amorosa. Credo che sia quello che ho sempre fatto, cercare di lavorare con le persone che ammiro di più.

Spero che questo racconto vi renda una piccola parte della mia esperienza.


Traduzione a cura dello staff. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione anche solo parziale di questa traduzione è vietata previa autorizzazione degli amministratori, e comunque senza i dovuti crediti a gale-harold.it