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Fantasy Events: Night Ita Con 2012


31 Agosto - 1-2 Settembre 2012


di: Mytearsinheaven
Fonte: imdb.com
Tradotto da: Klaudia62
Redatto da: Marcy

Sono appena tornata a casa dalla Convention italiana ed ancora non riesco a credere di aver finalmente incontrato Gale di persona, mi sembra di aver vissuto un sogno meraviglioso.

Il 1° giorno Gale è stato presentato insieme agli altri ospiti durante la Cerimonia d’Apertura. Ci era stato chiesto di non filmare video e di non fare foto con il flash. Quando Gale è entrato si è messo una mano sulla bocca e sembrava estremamente a disagio: era come se non capisse il motivo per cui ci fossero così tante persone ad applaudire proprio lui, i suoi lineamenti erano tesi ed imbarazzati, posso solo immaginare quanto sia stato difficile per lui vivere una situazione così inusuale.

L’organizzatrice della Con, Patricia, gli ha poi chiesto se era la sua prima visita in Italia e lui ha risposto che era la seconda volta. Ed era già finito, tutti hanno lasciato la sala e 2 ore dopo abbiamo avuto la sessione denominata “Welcome Cocktail”: in una sola stanza erano stati disposti diversi tavoli, ogni tavolo aveva dai 6 ai 7 posti a sedere ed ogni ospite sedeva ad un tavolo cambiandosi poi di posto con gli altri in modo dare ai fan la possibilità di parlare con tutti.

Gale sembrava un po’ teso e timido all’inizio della sessione (spesso si strofinava le mani sui pantaloni o si copriva la bocca), ma più parlava con i suoi fan, più si rilassava ed appariva a suo agio con loro: ha chiesto il nome a tutti e poi lo ripeteva, manteneva il contatto visivo con ogni persona e sembrava interessato a tutto quello che avevano da dire, l’ho visto ridere, scherzare e parlare molto, sembrava si stesse divertendo.

Il 2° giorno c’è stato il panel con Gale alle 11.30. Gli organizzatori ci hanno fatto scrivere le nostre domande per Gale su dei foglietti, la presentatrice avrebbe poi scelto alcune fra tutte le domande consegnate, ma non ci era permesso di fare nessuna domanda che riguardasse QaF. Di seguito ho scritto le domande e le risposte che ricordo (tenete conto del fatto che l’inglese non è la mia lingua madre, mi dispiace per ogni eventuale errore)

D: C’è un personaggio che preferisci tra quelli che hai interpretato?
R: Non mi è possibile scegliere un solo personaggio perché gli altri si offenderebbero, mi piacciono tutti.

D: In una delle tue interviste hai detto che ti piacerebbe recitare in una commedia brillante, preferiresti farla in un film o in teatro?
R: In un film, perché lavorare in teatro richiede un sacco di preparazione, è un lavoro duro, portare una commedia su dul palco ogni sera è molto diverso che farlo per lo schermo.

D: Hai qualche nuovo progetto? Che ci sai dire su “Home in the Morning”?
R: E’ una buona sceneggiatura, ma non è un mio progetto, ho fatto solo una lettura anche se mi piacerebbe farne parte. E’ molto “brutale” (ha usato la parola italiana), un grande ritratto dell’America del sud ed è anche tratto da un libro che mi è piaciuto molto.

D: Ci dici qualche cosa sulla tua recente esperienza al “Sundance Workshop”?
R: E’ stata un’esperienza molto positiva, ho incontrato molti attori che erano lì ed è stato magico e molto utile.

D: Qual è il ricordo più bello della tua carriera di attore?
R: L’essere in grado di lavorare potendo così mantenermi ed il preparami per una parte, il fatto che la gente possa reagire positivamente o magari detestare quello che ho fatto,recitare è decisamente meglio di altre cose che avrei potuto fare.

D: Da bambino sognavi di avere poteri magici come Charles in TSC?
R: Non proprio come Charles (tutti ridono). Vorrei avere il potere di “controllare le menti”. (Qualcuno ha gridato “come Rage”) Si, come Rage. Vorrei poter ordinare alle persone di darmi le loro cose, di comperarmi regali: direi “Dammi la penna” e tu me la daresti.

D: Come è stato recitare la morte di Charles, anche se in realtà non è davvero morto?
R: I vermi che Charles aveva sul volto rappresentavano i suoi demoni, ma non è veramente morto. E’ come quando si dice ad un bambino che babbo natale non esiste, OPS, scusate, vi ho appena detto che non esiste (risata generale). Avere quei vermi sul mio viso è stato come fare un trattamento facciale (Facial è il termine che ha usto e la traduttrice che non capiva gli ha chiesto cosa significasse) un “Facial”. Sai?! Manicure, pedicure? E’ stato come andare in una beauty farm.

D: Ti ricordi di un libro che ti abbia influenzato?
R: Dylan Thomas “The Dress”. E’ un poema gallese, una ballata su un omicidio (“murder ballad” ha detto e la traduttrice gli ha chiesto “murder?”) Si, parla di qualcuno che è stato ucciso, è come una poesia cantata, una canzone blues, dovreste leggerla.

D: Cosa ti ha fatto decidete di diventare attore?
R: Volevo appartenervi (GRANDISSIMO applauso). Volevo provare ad interpretare personaggi diversi.

D: A proposito di Charles, pensi che sarebbe stato meno colpito dall’aver ucciso Nick se lo avesse fatto usando la magia piuttosto che le proprie mani?
R: Charles cercava di convincersi che non gli importasse, uccidere una persona non è mai una buona cosa ma strangolare un ragazzo con le proprie mani è decisamente peggio, soprattutto perché era un amico della figlia di Charles. (La traduttrice era qui decisamente confusa suchi avesse ucciso chi, ed un fan tra il pubblico ha spiegato che Nick era un amico di Diana, la figlia di Charles, la traduttrice ha detto “grazie” e Gale ha aggiunto, “il piacere è mio”, in italiano)

D: In “Fertile Ground” e “Desperate Housewives” entrambi i tuoi personaggi erano pittori. Ti piace dipingere nel tuo tempo libero?
R: Non quel tipo di dipinti. (Tutti hanno riso)

Poi c è stata la sessione degli autografi con lui e poi la sessione delle foto.E’ stato molto gentile ed educato con tutti, ho visto tante fan scoppiare in lacrime dopo aver fatto la foto con lui probabilmente perché avevano potuto toccarlo, Gale è stato incantevole e decisamente adorabile durante entrambe le sessioni.

Il 3° giorno c’è stato solo un altro panel con lui e questo è quello che mi ricordo:

D: Sappiamo che ti piace la fotografia. Quali luoghi ti piacerebbe fotografare?
R: Il Marocco, Coney Island, Bombay. Tutto qui.

D: Ci sono diversi tipi di preparazione a seconda del personaggio che devi interpretare? E come è stata la tua esperienza in Deadwood?
R: Deadwood è stata un’esperienza emozionante, una rivisitazione anacronistica di quel periodo. Mi è piaciuto un sacco.

D: Come avresti sviluppato il personaggio di Charles nella 2° stagione, anche se fosse morto davvero?
R: Mi sarei assicurato che avesse avuto un bel funerale, con una bella bara, e poi magari avrebbe potuto diventare un fantasma ed infestare la casa di qualcuno.

D: Come ti sei preparato per recitare il tuo personaggio in “Wake”?
R: Quello è stato un personaggio difficile, faceva uso di farmaci, aveva una sindrome borderline ed era molto affezionato alla madre ma lei stava morendo.

D: Se tu potessi vivere in altri periodi storici, quale sceglieresti?
R: L’Impero Bizantino, la Rivoluzione Francese, anche se non vorrei perdere la testa, e magari da qualche parte nel futuro, quando le persone avranno solo il cervello perché non avranno bisogno dei loro corpi.

D: Se tu potessi scegliere un testo da recitare?
R: Ce ne sono troppi.

D: Hai delle novità su “Rehab” o “Low Fidelity”?
R: “Low Fidelity” è abbastanza buono, ma non so quando verrà rilasciato. E per quanto riguarda “Rehab” non ho proprio idea.

D: Conosci qualche regista italiano? Come De Sica, Fellini, Visconti?
R: Chi sono? (tutti hanno riso)

D: Hai una filosofia di vita o valori in cui credi veramente?
R: Non penso di sapere qualche cosa meglio di chiunque altro, qualsiasi cosa che sia giusta e che ti renda libero.

D: C’è qualche attore che ti ha ispirato?
R: Humphrey Bogart, mi è piaciuto molto nel “Falcone Maltese”. E Peter O’Toole. (La traduttrice lo ha confuso con Peter Falk) ho detto Peter O’Toole, ma anche Peter Falk è forte. (pollice alzato)

D: Guardi i film nei quali hai recitato?
R: No.

D: Se tu non fossi un attore, cosa saresti voluto diventare?
R: Certamente non un bancario. Un ipnotizzatore, tipo Rasputin.

D: Come scegli una sceneggiatura?
R: Di solito la scarico sul mio PC e poi la leggo.

D: Intendevo dire, quali parametri hai?
R: Deve essere emozionante. A volte prendo buone decisioni e a volte no. Spero sempre sia buona.

(Il microfono che la traduttrice stava usando ha emesso strani rumori)

Gale: C’è una papera qui?
Traduttrice: una cosa?
Gale: una papera.
La traduttrice non capiva.

Gale con le mani ha mimato un becco e poi ha detto: ”qua qua qua, una papera”.

La traduttrice ha risposto “ohhhhhh, no no era il microfono” e lui: ”ah, ok”.

D: Sai fare qualche accento? Puoi dire qualche cosa in francese per noi?
R: No.

D: Che tipo di musica ti piace?
R: Un momento (l’ha detto in italiano) e poi Gale, alzato il dito indice, ha iniziato a giocherellare con il suo telefono, e ci ha fatto ascoltare una canzone mostrandoci il display del telefono, ma visto che nessuno riconosceva il gruppo ne’ la copertina del CD, ha scritto su di un foglio “MC5”,ed ha aggiunto “Se non fossi un attore avrei voluto suonare con loro, è un tizio bianco che canta come un nero.”

D: Ci sono ruoli d’azione che desidereresti recitare?
R: Si, Billy the Kid, una persona molto cattiva, ma ormai sono troppo
vecchio per interpretarlo. (tutto il pubblico da detto un forte “NO”, per
fargli capire che non è vecchio). Gale ”non piangete, è tutto a posto” e ha riso.

D: quale rapporto hai con i social network?
R: Ne ho inventato qualcuno, ma poi mi sono stancato ed ora uso solo carta e penna.

D: Ci puoi raccontare un episodio divertente capitato su uno qualsiasi dei set in cui hai lavorato?
R: Mentre giravo “Particle of Truth”, c’era una scena in cui ero davanti alla mia macchina ed era la mia prima scena con la ragazza con cui recitavo nel film, e non ho fatto in tempo ad aprire la bocca per dire la mia battuta che un piccione ha * beep * sulla mia spalla.
Traduttrice: E’ un considerato un porta fortuna in Italia.
Gale: A me non è sembrata una gran fortuna.

D: Come ti sei sentito mentre recitavi un razzista in “G.A.”?
R: Non avevo proprio idea di quello che stavo dicendo, la mia co-star era una bellissima donna di colore ed io le dovevo dire delle cose orribili, non capita tutti i giorni di interpretare un personaggio del genere, per fortuna il suo tatuaggio è poi andato distrutto. Ecco questa è quella che io considero “una fortuna”, che il tatuaggio sia stato danneggiato, non qualche * beep * sulla tua spalla.

Mentre rispondeva alle molte domande continuava a giochicchiare con una sedia alla sua destra, la usava quasi a coprirsi parzialmente, come un bimbo piccolo che si copre il viso con il suo grembiulino mentre parla perché è intimidito.

La presentatrice gli ha poi chiesto: ”Gale, ti piace la sedia?” lui è decisamente arrossito ed ha mollato la sedia, poi ha messo una penna sullo schienale ed ha sorriso dolcemente.

Il panel era finito, abbiamo avuto l’ultima possibilità di fare foto ed autografi con lui e poi abbiano salutato gli ospiti durante la cerimonia di chiusura. Non ho potuto parteciparvi perché dovevo prendere l’aereo, quindi non so cosa sia successo dopo la mia partenza.

Gale è un uomo bellissimo, alto e molto magro, con un sorriso incredibile e due occhi color nocciola che tendevano fortemente al verde per me, e morbide labbra carnose.

E’ estremamente intelligente, divertente e gentile, auguro a tutti di incontrarlo di persona, almeno una volta, perché è un’esperienza che difficilmente dimentichereste.



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