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Andron the black labyrinth: proiezione a Ferrara


Mercoledì, 1 giugno 2016

by: Klaudia62, Mary, Marcy
Source: gale-harold.it
Edited by: Marcy

Appena saputo della proiezione di Andron al Ferrara Film Festival, ci siamo subito organizzate. Erano due anni che lo aspettavamo, e non volevamo certo perdere questa opportunità.

Ero talmente presa nell'organizzare la cosa, che non avevo letto della presenza di Francesco Cinquemani.

Purtroppo a causa di impegni lavorativi, siamo riuscite a partire solo alle 7,30 p.m. e la proiezione del film era prevista per le 9,30 p.m.

Poco male.. il navigatore ci aveva segnalato che avremmo impiegato un'ora e 15 minuti.

Ovviamente così non è stato.

Il traffico era bloccato a causa di un incidente.. e il percorso alternativo non è stato di aiuto. Siamo rimaste ferme al passaggio a livello per almeno 10 minuti.. Il tempo ormai stringeva e mi ero, come al solito, agitata.

Giunte in loco abbiamo parcheggiato abbastanza lontane, per questioni tecniche riguardanti la struttura di questa bellissima città. Erano le 9,10, quando ci siamo incamminate verso il cinema.

Grazie all'aiuto di un ragazzo che ci ha accompagnato, siamo giunte in biglietteria alle 9,27 p.m. Avevo prenotato i posti, ma la sala era praticamente vuota.. secondo il mio parere l'annuncio della proiezione è stato dato troppo tardi, e questo mi è davvero dispiaciuto, soprattutto per Francesco Cinquemani.

Ci siamo accomodate nei nostri posti e ad un tratto è entrato il regista. Come ho detto, non avevo letto della sua presenza e per me è stata una bella sorpresa! La mia mente ha iniziato a lavorare: dopo la proiezione avevo deciso di fargli qualche domanda.

Prima che si spegnessero le luci, Cinquemani ha speso due parole riguardanti il film. Ci ha detto che Andron ancora non è finito.. mancano degli effetti speciali e che quindi si trattava praticamente di una versione non definitiva. Ci ha comunicato che avremmo visto il film doppiato in italiano, cosa che mi ha fatto gelare il sangue... Ha spiegato che solo uno dei personaggi sarebbe sopravvissuto e che di solito, nei film, si tratta sempre del "più figo", di quello più sicuro di se.. di quello che riesce in ogni situazione. Così non sarebbe stato con Andron.

Ha poi scherzato chiedendoci se avessimo portato delle uova o dei pomodori da tirargli alla fine della proiezione...

Prima di Andron è stato proiettato un corto di 15 minuti intitolato "Hunter."

E ora Andron.. con la recensione di Mary (brava recensionista): ATTENZIONE CONTIENE SPOILER!

 

RECENSIONE MARY:

Siamo in un mondo futuristico, in una terra non ben precisata: l'unica cosa certa è il tempo futuro.

E' il 2156 e i nostri protagonisti si trovano prigionieri all'interno di una struttura 'di intelligenza artificiale' chiamata Andron, un potente Network in grado di gestire l'intero mondo conosciuto, a suo piacimento: schiavizzando la maggior parte degli esseri umani e affidando, ai partecipanti, mediante GIOCHI DI MORTE indetti una volta l'anno, l'unica speranza per una vita migliore.

Questi giochi sembrano 'comandati' da Adam, un uomo all'apparenza crudele che ne muove i fili a suo piacimento, e che a sua volta sembra essere ai comandi di un misterioso Cancelliere che per tutto il film mantiene un alone di mistero (Danny Glover).

Assieme a loro, nella 'stanza' di Andron da cui partono i comandi per manovrare il gioco, troviamo un misterioso 'Comandante,' ovvero una giovane donna sempre molto silenziosa e confusa, e "Adòra", una specie di 'segretaria' del Gioco il cui compito è eseguire gli ordini di Adam.

Ma passiamo ai nostri protagonisti.

La maggior parte di loro non si conosce affatto. Si ritrovano insieme in momenti diversi, e hanno in comune solamente due cose: non sanno come sono arrivati in quel luogo e non ricordano nulla della loro vita.

Nemmeno il loro nome.

Un'altra cosa che appare accomunarli è un misterioso tatuaggio che ciascuno di loro ha sulla schiena, posizionato alla base del collo. I disegni sono tutti diversi tra loro e sembrano riprendere alcuni ingranaggi scolpiti nei muri. Ognuno di loro è quindi in grado di muoversi in Andron, attivando quelle porte che ritraggono perfettamente il tatuaggio inciso sulla pelle.

Gli altri non sono in grado di aprire quella porta che riporta il tatuaggio di un altro partecipante.

Le porte servono per muoversi all'interno del gioco o per ottenere armi, come succede a Julian, il personaggio interpretato da Gale, il cui braccio destro una volta inserito dentro l'ingranaggio viene avvolto da uno speciale bracciale robotico che gli consente di diventare più forte.

Il gioco naturalmente è mortale. I protagonisti possono uccidersi tra loro, oppure affrontare ostacoli causati dalla volontà di Adam, con il fine di metterli in pericolo portandoli anche a decisioni estreme.

Gli schiavi in Andron scommettono sui vari partecipanti al gioco. E le loro vite sono legate ad essi. Se un personaggio muore.. morirà anche lo schiavo.. Se invece dovesse vincere, lo schiavo potrà ritornare ad essere libero.

E' questo il modo in cui Andron si finanzia: con le scommesse. Nel caso non vinca nessuno, gli schiavi saranno comunque uccisi, considerati inutili e troppi per essere mantenuti.

Sia Adam che il Cancelliere ne sono perfettamente a conoscenza.

Ma torniamo ai nostri ragazzi intrappolati.

Ad aiutarli giunge inaspettatamente il personaggio di Skin, un ex-medico della struttura, che ribellatasi all'egemonia dei potenti decide di aiutare i concorrenti di questa edizione ad uscirne in qualche modo vivi.

Le cose peggiorano quando una ragazza del gruppo (interpretata da Michelle Ryan) improvvisamente ricorda che la morte della sorella (il cui spirito si aggira per gli androni della location del gioco) è stata causata dai ribelli e il tutto precipita in una spirale di morte lasciando in vita solamente due personaggi del gruppo (la misteriosa ragazza bionda, timida e impacciata ma risoluta di fronte al pericolo, e il suo compagno d'avventure). Insieme i due ragazzi non riescono a sfuggire dalle grinfie di Andron ma sopravvivono passando al 'secondo livello'.

L'ultimo colpo di scena riguarda il personaggio di Gale Harold (ancora senza identità).
Adam, spiegando all'inizio le regole del gioco, aveva puntualizzato che il pubblico 'pagante' aveva la possibilità di risvegliare dalla 'morte' (a questo punto apparente?) uno dei personaggi.

Ed è con il viso di Gale, che si risveglia improvvisamente, che il film si conclude.

Allora, allora. Vediamo di dare un giudizio non personale ma quantomeno obiettivo sulla trama e sullo sviluppo di un film certamente coraggioso, ma non propriamente riuscito come forse il regista lo aveva in mente.

Partiamo dal presupposto che HUNGER GAMES, visto il successo internazionale lo conosciamo un pò tutti, e in questo caso ho apprezzato l'idea di una versione differente. Magari più fantascientifica rispetto al classico sviluppo fantasy delle idee della Collins (autrice della saga di HG).

Partiamo dalle cose riuscite quindi: bella l'idea della mancanza di memoria dei partecipanti al gioco, e dell'introduzione random di 'ricordi' pilotati per agevolare le loro azioni.

Avvincente anche l'idea del matching tatuaggio/ingranaggio.

Molto interessante il concetto dei mondi alternativi: ancora non era chiaro alla fine del film cosa era reale, e cosa era nella mente dei personaggi causato dalle induzioni di Andron.

La trama: troppo sconclusionata e slegata. I personaggi erano molto interessanti ma sprecati senza la dovuta introspezione.

Il pathos: a sua discolpa il doppiaggio terribile. Ma nemmeno il livello di recitazione è risultato tale da presentarci personaggi che lottavano per la vita.

I membri del cast che maggiormente mi hanno convinto sono: Gale Harold, che nonostante appaia spesso più confuso che risoluto è riuscito a mantenere una sua certa integrità tenendo il personaggio sempre nella parte.

Michelle Ryan: ottima nella parte della psicotica vendicatrice. Molto meno forse all'inizio, dove sembrava maggiormente un'anima in pena alla ricerca di una propria personalità.
Riuscito anche il duo Howard/Campbell Hughes. Buona la chimica tra i due personaggi; è soprattutto interessante il fatto pur non sapendo nulla di loro, sono riusciti a mantenere una personalità convincente e coerente.

 

QUALCHE RIFLESSIONE DI MARCY:

Per quanto mi riguarda, cosa posso dire? Mi aspettavo di più. La trama ti mette abbastanza in confusione. Il ruolo di Baldwin non è chiarissimo, ma non voglio parlarne per quelli che ancora non lo hanno visto. Il doppiaggio si poteva tranquillamente evitare.. Gale, comunque, non parla molto...

L'idea che ho amato è quella dei tatuaggi che ogni personaggio aveva sul collo e che dava loro la possibilità di aprire le porte in Andron.

Il film si conclude con i due sopravvissuti che sono riusciti a passare il primo livello del gioco. Il secondo film, intuisco, preveda un secondo livello da superare, visto che Cinquemani ne aveva parlato definendolo una trilogia.

Appena terminato il film mi sono guardata intorno, con la speranza di vedere Cinquemani, ma non l'ho visto. Così come non ho visto alcuni del nostro staff. Ormai era tardi e dopo un piccolo incidente accorso a Mary, siamo tornate a casa.

 

LA PAROLA A CLAUDIA:

Andron proiettato a Ferrara, la mia città! A volte le cose belle avvengono! Ho prenotato subito i biglietti sul sito apposito e ho provato a mandare un messaggio al regista su facebook! Mi sono presentata come una delle amministratrici di  gale-harold.it e gli ho fatto in bocca al lupo per l'occasione. Mi ha risposto subito e mi ha detto che se tutto fosse andato secondo i piani sarebbe stato presente alla proiezione e ci saremmo potuti incontrare di persona.

Quando, assieme a mia cugina Sandra e al mio caro amico Mattia, siamo arrivati davanti al cinema,  ho visto che avevano allestito una sorta di Red Carpet. Mi sono recata alla cassa per riscattare le prenotazioni e ne ho approfittato per chiedere se fosse prevista la presenza di qualcuno del film per la serata e la ragazza mi ha gentilmente indicato un divanetto alle mie spalle, oltre il bar, dove erano sedute tre persone dell'organizzazione, compreso il presentatore della serata.

Mi sono avvicinata e ho riposto loro la mia domanda: mi hanno detto che aspettavano Francesco Cinquemani; ho fatto loro presente che erano le 9.30, ora in cui era prevista la proiezione, e mi hanno detto che se lo volevo aspettare potevo farlo tanto Cinquemani avrebbe parlato prima della proiezione del film e che non mi sarei persa niente.

Ho fatto una sosta al bagno e quando sono uscita i tre dell'organizzazione mi hanno avvisato vivacemente che il regista era arrivato. Era iniziata una specie di servizio fotografico, così ci siamo avvicinati. L'ho chiamato per nome dicendogli chi fossi e che ci eravamo parlati il giorno prima per messaggio su facebook e se potevamo fare foto. Mi ha riconosciuta, salutato, e poi ci ha dato il permesso per fare le foto ...

Una ragazza bionda, che non ho identificato, che era con lui gli ha chiesto chi fossi e lui ha risposto che appartenevo ad un sito dedicato ad uno degli attori del film, Gale Harold, gale-harold.it appunto, (si è ricordato il nome perfettamente!), le ha detto, aggiungendo, il "suo sito ufficiale" ... io mi sono messa a ridere e gli ho detto "Magari!!!! Non è ufficiale", lui intanto si era avvicinato e mi ha detto "lo sai che non può", ed io "si lo so" e lui "però sai anche che vi apprezza molto" ed io "si, so anche questo, e la cosa non può che farci piacere" poi mentre ci avviavamo verso l'entrata mi ha pregato di notare che il film non era la versione definitiva, che ancora stavano lavorando agli ultimi effetti speciali per essere pronti per Los Angeles, cosa che poi ha spiegato meglio durante la sua introduzione alla proiezione. Gli abbiamo augurato un in bocca al lupo, e lui ci ha augurato una buona visione. Veramente una persona squisita.

Devo dire che le aspettative riguardanti Andron erano altissime anche perchè Francesco Cinquemani aveva da tempo ben spiegato quale fosse il suo intento nel girare questo film e proprio per questo ammetto di essere rimasta delusa. Mi ha deluso prima di tutto non averlo potuto vedere in lingua originale, alcune scene viste nei trailer, in inglese, già suonavano meglio. Probabilmente il doppiaggio scadente era dovuto alla fretta nel dover presentare il film a questo festival.  Ho trovato che i famosi intenti sembrano essersi persi lungo lo svolgimento del film che si dilunga troppo nello svelarci veramente troppo poco, cosa forse dovuta all'averlo pensato come parte di una trilogia ma che rimane di fatto deludente. Non ho amato molto neanche gli effetti speciali che mi aspettavo decisamente esplosivi, ma conto nella versione definitiva come Francesco ci ha detto. Insomma, ho amato tantissimo l'idea del film che solo a tratti ho intravisto, e, inutile dirlo, ho amato Gale ... vederlo sul grande schermo (era la prima volta per me) è stato un enorme piacere!


Copyright© foto by Klaudia62


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